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Pericolo di epizoozie
Le infezioni virali come la febbre catarrale degli ovini (lingua blu), la peste suina e la dermatite nodulare contagiosa preoccupano molto il mondo agricolo. I piani di vaccinazione fanno parte della strategia svizzera per la salute degli animali. Tiziana Boebner dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) risponde alle domande attuali sull’argomento.
A che punto siamo con i piani di vaccinazione per le epizoozie classiche e nuove in Svizzera?
In Svizzera l’uso dei vaccini è regolato dall’Ordinanza sulle epizoozie (OFE). Vengono utilizzati in modo mirato a seconda dell’epizoozia, della situazione epidemiologica e del fondamento scientifico. I vaccini possono essere immessi in commercio solo dopo essere stati sottoposti a un controllo ufficiale da parte delle autorità. Swissmedic è responsabile dell’autorizzazione per i medicamenti veterinari, compresi i vaccini, mentre l’USAV stabilisce le strategie di vaccinazione nell’ambito della lotta alle epizoozie.
E quale efficacia hanno i vaccini attualmente in uso?
L’efficacia e l’uso dei vaccini sono riportati sui documenti di autorizzazione e nelle informazioni tecniche ufficiali, che sono stabilite in modo specifico per ogni specie animale e epizoozia. Se in Svizzera non è disponibile alcun vaccino autorizzato, l’USAV può, in casi motivati, emanare una Decisione generale per consentire l’uso di vaccini non autorizzati. Ad esempio, è stato garantito l’accesso ai vaccini per la febbre catarrale degli ovini (BTV) e la dermatite nodulare contagiosa (LSD). Per poter reagire più rapidamente in futuro, il Consiglio federale ha elaborato una revisione della Legge sulle epizoozie (LFE). Questa prevede che, in situazioni di emergenza, sia possibile immettere temporaneamente sul mercato medicamenti immunologici veterinari non ancora autorizzati, come ad esempio i vaccini.
Ci sono differenze dell’efficacia protettiva nei bovini, nei suini o negli ovini?
Sì. I vaccini sono generalmente progettati e autorizzati in base alla specie e alla malattia. Pertanto, l’efficacia, la posologia, il calendario di vaccinazione e la durata della protezione possono variare tra bovini, suini e ovini. Per l’utilizzo in caso di malattie infettive, sono fondamentali le basi giuridiche dell’Ordinanza sulle malattie infettive e le informazioni tecniche ufficiali dei preparati autorizzati. Per l’uso è importante rispettare le normative ufficiali. Le autorità competenti informano inoltre sulle strategie di vaccinazione consigliate e sulle categorie di destinatari, a seconda della situazione epidemica.
Quali segnali dovrebbero le agricoltrici e gli agricoltori prendere sul serio negli animali e come funziona la diagnosi precoce in azienda?
La diagnosi precoce delle epizoozie si basa su un’osservazione accurata degli animali da parte delle allevatrici e degli allevatori e sul coinvolgimento tempestivo del veterinario o della veterinaria di condotta in caso di sintomi poco chiari o insoliti. Secondo l’Ordinanza sulle epizoozie (art. 61), i segnali che possono indicare una malattia degli animali devono essere segnalati immediatamente da contadine e contadini a un veterinario o a una veterinaria. Queste segnalazioni costituiscono la base per indagini diagnostiche rapide. A questo scopo, l’USAV gestisce programmi specifici per singole specie animali, come PathoPig (maiali), LyMON (bovini), Equinella (cavalli) o Apinella (api). Questi programmi, nonché esami di esclusione mirati per epizoozie altamente contagiose, servono ad analizzare sistematicamente i rischi e a reagire rapidamente in caso di necessità. A scopo informativo e di sensibilizzazione, l’USAV informa inoltre mensilmente con il Bollettino Radar sulle attuali minacce provenienti dall’estero. Lo scopo di tutte queste misure è quello di riconoscere un’epizoozia il più presto possibile e di impedirne la sua diffusione.
«Il riconoscimento precoce delle epizoozie è un aspetto importante della prevenzione.»
Per saperne di più
Programmi e progetti
Se i pericoli vengono individuati tempestivamente grazie a un collegamento mirato delle informazioni, è possibile agire in modo preventivo e limitare i danni.
Animali sani
Prevenire è meglio che curare, pertanto la prevenzione riveste un ruolo particolarmente importante nella Strategia per la salute animale 2022+. Una prevenzione efficace richiede un impegno continuo da parte dei detentori di animali e delle autorità.
Quali misure di biosicurezza sono oggi indispensabili nelle aziende agricole svizzere?
La biosicurezza è un pilastro fondamentale della prevenzione delle epizoozie. Per biosicurezza si intendono tutte le misure che riducono il rischio di ingresso di una malattia o di un agente patogeno in un allevamento o la sua diffusione all’interno dello stesso. In particolare, includono:
- Controllo dei movimenti degli animali (acquisto, trasporto, quarantena)
- Misure d’igiene per persone, veicoli e materiale
- Separazione di specie animali e mandrie/greggi
- Lotta a vettori e parassiti (p. es. insetti)
Con la piattaforma interattiva Animali sani (solamente en tedesco e francese), gli allevatori ricevono strumenti pratici per verificare e migliorare la loro biosicurezza, rafforzando così la salute degli animali e prevenendo le malattie. Attraverso misure di biosicurezza coerenti, la salute di animali e persone viene protetta e il consumo di antibiotici viene ridotto.